Nel 1954 Roger Bannister stabilì un record entrato nella storia dell’atletica: corse la distanza del Miglio in un tempo inferiore ai 4 minuti, limite fino ad allora considerato impossibile da superare. Quale muro ha realmente abbattuto? Roberto Re ce lo illustra in questo video.
Le parole che ci diciamo, e il modo in cui parliamo di noi stessi, hanno un impatto diretto sulla persona che siamo, su quella che diventiamo e sui risultati che potremo ottenere.
Diventando adulti, oltre alla nostra personalità sviluppiamo anche una “zona di comfort”. Abitudini, modi di pensare, comportamenti che ci danno sicurezza. In questo video Roberto Re spiega l’importanza del riuscire a superarla.
Non è l’influenza, né il raffreddore: la malattia più diffusa nella nostra società è la “Rimandite”, il meccanismo che ci porta a rimandare. Come fare per liberarsi dai suoi effetti? Roberto Re ci aiuta a capire il modo per smontare questa sequenza improduttiva.
Ti sei mai sentito incapace di fare qualcosa? A volte tendiamo ad avere un’idea di noi stessa limitata rispetto al nostro potenziale. Il nodo centrale è la comunicazione con noi stessi. Guarda il video di Roberto Re per capire come iniziare a far ragionare la nostra mente in modo produttivo.
A volte dopo tanto impegno, raggiungiamo un traguardo e poi ci diciamo: “Tutto qua..??”. Roberto Re ci racconta quanto sia più importante essere felice a ogni singolo passo, invece di restare concentrati solo sull’obiettivo finale.
Uno dei meccanismi più dannosi dell’essere umano è quello che ci porta a mentire a noi stessi. Ascolta le parole di Roberto Re, che nel video spiega questo comportamento con la metafora della pentola a pressione!
Ogni volta che si avvicina un mio seminario importante, ricevo numerosi messaggi da parte di persone che mi chiedono se e quando si terrà lo stesso corso nella LORO città.
In questo articolo ti spiegherò perché questa mentalità è davvero deleteria e perché non genera risultati, anche e soprattutto da un punto di vista di formazione personale.
Prima di andare avanti, è importante fare una distinzione.
Quelli che dicono che i corsi sono troppo “lontani” (alcuni lo dicono già quando la location si trova a più di 30 km da casa loro!) tendono a dividersi in due tipologie:
– i “lamentosi”, cioè quelli che lamentano il fatto che io non vada a tenere il corso dalle loro parti (“Perché non vieni mai in Sardegna, Calabria, Valle d’Aosta, ecc.?!?”)
– i “comodosi”, cioè coloro che fondamentalmente hanno qualche difficoltà o poca voglia di muoversi e chiedono se c’è l’opportunità di partecipare nella loro zona.
I primi sono, in genere, di un “provincialismo” davvero fuori dal tempo! Voglio dire, mi sembra facilmente comprensibile perché i miei corsi più importanti non si tengano in zone d’Italia tipo la Sardegna, la Calabria, la Basilicata, la Valle d’Aosta, l’Alto Adige, Molise, ecc.
E’ ovvio che quando raggruppi gente da tutta Italia, sia d’obbligo scegliere una location che sia facilmente raggiungibile e ben servita, possibilmente in una zona abbastanza centrale, così da venire incontro alle esigenze della maggioranza delle persone.
Voi non fareste lo stesso?
Se qualcuno abita a Sassari, Matera, Bolzano, Brindisi, Enna, Pordenone, mi spiace moltissimo, ma i miei corsi principali si tengono tendenzialmente a Milano, Roma e Bologna o al limite in Riviera Romagnola, zona facilmente raggiungibile e dotatissima di strutture con un ottimo servizio e rapporto qualità/prezzo.
La scelta di una location particolare deve avere delle motivazioni ben specifiche:
porti la gente a fare il corso in Sardegna o in Sicilia se vuoi in qualche modo sfruttare il mare, o in Alto Adige se vuoi utilizzare un’hotel di montagna con Spa spettacolare, oppure a Montecarlo se vuoi fare il figo e dare un tocco di internazionalità al programma (o magari per buttare un po’ di “fumo negli occhi” o per evadere le tasse! ;-). Altrimenti la sede deve essere quella che ottimizza i pregi e minimizza i difetti, in primis in termini di spostamenti e costi.
I secondi, i “comodosi”, cioè quelli che “preferirebbero” non doversi spostare per frequentare un seminario, ma poterlo fare sotto casa, li capisco ed è assolutamente comprensibile la loro richiesta… Dopotutto la comodità fa piacere a tutti!
Ma dopo oltre 25 anni di frequentazione assidua del mondo della formazione, posso dirti con certezza che se hai deciso di dedicare alcuni giorni a frequentare un corso per imparare qualcosa di utile per la tua professione o per la tua vita personale, ricorda che PER OTTENERE I MIGLIORI RISULTATI POSSIBILI DA UN CORSO FULL-IMMERSION E’ MOLTO MEGLIO ANDARE A FARLO DISTANTE DA CASA, IN UN’ALTRA CITTA’, ANZI, ADDIRITTURA, SE POSSIBILE, IN UN’ALTRA NAZIONE!!!
Ti elenco i 3 benefici principali per cui dovresti assolutamente spostarti il più lontano possibile da casa quando devi frequentare un corso di formazione:
1) In generale, doversi muovere e macinare chilometri per poter fare qualcosa, implica un atteggiamento mentale diverso dal solito. Richiede infatti un po’ più di impegno, più desiderio, più voglia del normale. Si fanno chilometri per incontrare una persona che ti piace davvero, per un colloquio di lavoro che ti interessa veramente, per assistere al concerto del cantante che ami alla follia, non per cose di poco conto. Per cui dover viaggiare per frequentare un corso è già un primo filtro: sei disposto a farlo oppure no? Parteciperesti solo se si tenesse dalle tue parti? Allora il consiglio spassionato è di non farlo affatto, perché difficilmente con così poca motivazione otterresti risultati apprezzabili! Se non sei disposto a fare 4 ore di viaggio per imparare qualcosa di buono, quante possibilità ci sono che tu sia disposto a impegnarti, studiare e applicare con costanza i nuovi metodi che imparerai?
2) Staccare fisicamente dall’ambiente in cui viviamo quotidianamente, aiuta tantissimo a concentrarsi su ciò che si vuole apprendere, evitando distrazioni e ogni tipo di defocalizzazione. Il segreto è proprio rendere l’esperienza quanto più “full immersion” possibile! Se decido di investire tempo e denaro per imparare qualcosa, voglio vivere “h24” quell’esperienza, immergendomi completamente nella materia, in modo da ottenere il miglior risultato che sono in grado di raggiungere nel poco tempo che ho a disposizione!
Pensa a un esempio tipico di apprendimento intensivo: qual è il modo migliore per imparare una lingua? Andare sul posto, giusto? E cosa può rallentare anche in quel caso l’apprendimento? Stare a contatto con compatrioti e continuare a parlare la propria lingua!
Il miglior modo per imparare un nuovo idioma non è solo andare sul posto, ma sarebbe, possibilmente, interrompere ogni forma di comunicazione verbale o scritta con il nostro paese d’origine, obbligandoci a vivere al 100% immersi nella nuova realtà, obbligandosi a pensare, comunicare, respirare, mangiare in quella lingua ogni istante della giornata per più giorni!
Sarà stancante all’inizio? Sì.
Il nostro cervello farà fatica? Sì.
Ci mancherà il nostro habitat? Sì.
Ma se potessimo davvero fare questo, impareremmo a comunicare sufficientemente bene in quel nuovo linguaggio nel minor tempo possibile!
Frequentare un corso è la stessa cosa: più riesco a rendere l’esperienza “full-immersion”, più la mia mente penserà solo a quello, creando le condizioni per un apprendimento intensivo che permetterà di portare a casa molto di più, in minor tempo.
3) Tornare a casa la sera vuol dire anche incontrare le persone che sono parte del nostro normale ambiente di vita. Per carità, mi auguro davvero che tornare a casa per te sia estremamente piacevole e riabbracciare la sera i tuoi figli, il tuo compagno/a, i tuoi familiari o, semplicemente, i tuoi coinquilini, sia per te una cosa bella e piena di amore!
Ma se in quei giorni è per te necessario dedicare energia al tuo obiettivo, cioè “imparare”, le attenzioni che le persone che ami ti richiedono, per non parlare delle possibile rotture di scatole che, nella vita reale, fanno normalmente parte di qualsiasi tipo di rapporto, non sempre lavorano in quella direzione.
Al contrario se nelle pause del corso “stacco la spina” mangiando un boccone o facendo due chiacchiere con le persone conosciute al corso, anche nel caso in cui la confidenza sia minima, non sarà mai uno “staccare” vero e proprio, perché inevitabilmente, chiacchierando, si finirà a commentare ciò che è stato detto o è stato fatto in aula, a condividere considerazioni o esperienze, a scambiarsi naturalmente i propri punti di vista, spesso diversi e contrastanti.
Tutto questo diventa un incredibile valore aggiunto all’esperienza del corso e una straordinaria opportunità di ampliare le proprie vedute, acquisire nuove informazioni e consapevolezze.
Questa riflessione che ti invito a far tua e a commentare, se vuoi, attraverso le tue esperienze dirette, mi porta sostanzialmente a due conclusioni…
La prima, è quella logica e razionale: continuerò a tenere i miei corsi in luoghi che si prestano a facilitare gli spostamenti per tutti i corsisti, i trainer, lo staff e perfino per me. Quindi no, non farò eccezioni anche se continuerete a chiedermelo, per cui… SMETTETELA!!! 🙂
La seconda è un po’ più “tosta” da digerire, se sei fra quelli che non vogliono “alzare il culo” per andare a seguire un corso “lontano”, ma mi sento di dovertela comunque sottolineare:
se non riesci neppure a superare un limite piccolo come quello degli spostamenti (nel terzo millennio poi!), forse fai bene a non iscriverti proprio a quel corso e a non farlo affatto, nemmeno se fosse tenuto sotto casa tua!
Perché, sinceramente, quante possibilità ci sono che tu possa realizzare i tuoi obiettivi se sei così pigro e se un misero ostacolo (che in realtà abbiamo visto qui non esserlo, ma anzi essere un vantaggio) è sufficiente a fermarti e a farti rinunciare a qualcosa che dici di volere?
Per cui, in tutta amicizia, sono il primo io a dirti che, se hai quel tipo di mentalità, è meglio che quel corso proprio non lo fai! Risparmi tempo e soldi (e chilometri!).
Quantomeno non venire a fare i miei!
I miei corsi non sono affatto un luogo di ritrovo per pigri (proprio no).
I miei corsi sono per persone determinate a fare di più, che sono in grado di liberare uno o più weekend all’anno e dedicarlo al loro miglioramento. Sono per persone che sanno cosa vuol dire sacrificio, sanno cos’è l’impegno e amano le sfide.
Non ho mai detto in vita mia che ottenere grandi risultati sia FACILE: richiede impegno e voglia di farlo.
Spostarsi per venire a Milano, Pesaro, Roma, Bologna o AltraCittà che sia, è il requisito MINIMO per poter essere un mio corsista.
Mettiamola così: per essere un mio studente… lo devi volere e te lo devi meritare essendo disposto a metterci del tuo, e non parlo solo della quota di iscrizione!
Lavoro nel mercato della formazione da ormai venticinque anni e se nessuno ha mai ottenuto i risultati che continua a ottenere dopo così tanto tempo la mia organizzazione, è anche perché non mi va proprio di “raccattare” chiunque e metterlo in aula solo perché paga qualche soldo!
Mi va invece di creare un ambiente che favorisca la crescita e l’apprendimento di ogni mio singolo studente, grazie al supporto del team fantastico che mi affianca ormai da anni e grazie al fatto di avere persone presenti in aula che siano tutte propositive e vogliose di crescere e di migliorare.
Mi va di circondarmi di persone con una mentalità di successo che vogliano essere accompagnate al “next level” e che non si fermano, che non indietreggiano (e se lo fanno, è solo per prendere la rincorsa!); di persone che guardano al futuro con occhi accesi e vivono il presente con la voglia di farcela, di riuscire, di non mollare.
In pratica non ho il benché minimo pregiudizio sull’età, la forma, la pelle, il titolo di studio o altre cose ininfluenti ai fini del risultato… Sono però “razzista” nei confronti delle persone che vogliono ottenere senza dare, che vorrebbero la pappa pronta e che in quella condizione ci sguazzano.
Quelli che sono bravissimi a lamentarsi, ma mai che muovessero un dito per cambiare le cose e muoversi verso orizzonti più rosei.
Quindi, se sei una persona appassionata, intelligente, sveglia, ambiziosa, coraggiosa e mossa da una forte volontà, allora sei potenzialmente accettato al prossimo Emotional Fitness dell’1-2-3 Luglio a Milano o a qualsiasi altro dei miei seminari full-immersion che verranno! (e se vuoi avere info clicca qui: http://leadership.robertore.com/emotional2016/)
Se invece sei uno di quelli che proprio non ce la possono e non ce la vogliono fare, allora lascia pure questa pagina e continua con le tue cose e le tue lamentele.
Ricorda, per passare al next level, vai qui: http://leadership.robertore.com/emotional2016/
Io, per quello che può valere, combatterò sempre la pigrizia, la paura, le cattive abitudini e i cattivi pensieri. Se vuoi, tu puoi iniziare a farlo con me. Ti aspetto.
Al tuo successo,
Roberto Re.
A ogni inizio di un nuovo anno, la maggior parte delle persone si cimenta spontaneamente in una consuetudine per certi versi allettante e simpatica: quella dei cosiddetti “buoni propositi”.
Forse perché ci piace pensare che le cose col cambio del calendario miglioreranno, ma fatto sta che sono davvero pochi quelli che a Capodanno non pensano a ciò che di positivo vorrebbero che accadesse nella propria vita da lì in avanti.
Esempi classici sono il voler raggiungere una determinata forma fisica o voler smettere di fumare, così come idee ancora più articolate e importanti che possono riguardare la sfera lavorativa (ad esempio cambiare professione o aprire una propria azienda) o quella personale (voler creare una famiglia o andare a vivere in un’altra città).
Ovviamente ognuno ha i suoi “buoni propositi” e posso immaginare che anche tu abbia i tuoi.
Se osserviamo il comportamento che hanno le persone dopo aver espresso i propri obiettivi per l’anno nuovo (o più in generale per un periodo futuro), possiamo suddividerle in almeno tre gruppi:
Hai mai fatto caso a questa differenza di comportamenti, obiettivi e risultati tra le persone?
Posso garantirti che ci sono delle ragioni ben precise alla base della diversità di risultati ottenuti dalle persone negli esempi precedenti, ragioni che hanno a che fare, essenzialmente, con la qualità delle decisioni prese.
Pensaci bene: all’atto pratico noi siamo la somma totale di tutte le decisioni che abbiamo preso nella nostra vita fino ad oggi. E quindi quello che hai ottenuto e non, nelle varie aree della tua vita, è dipeso per la maggior parte da tutto quello che hai deciso e ritenuto di fare o non fare, intraprendere o meno.
Permettimi di essere diretto. Indipendentemente dal “gruppo” a cui appartieni, se anche tu spesso o saltuariamente, vivi una situazione problematica come quella da “buoni propositi vani o frustranti” e se da alcuni anni ti ritrovi a notare che desideri più o meno sempre le stesse cose senza che le situazioni siano cambiate, forse è arrivato il momento di considerare che se fai (o non fai) sempre le stesse cose, se pensi sempre nello stesso modo, se non sai cosa ti motiva davvero ad un livello più profondo, la storia è destinata a ripetersi all’infinito ed esprimere dei semplici buoni propositi non è esattamente una buona strategia, non trovi? 😉
Quindi, prenditi qualche istante per te e prova a rispondere a queste domande:
Queste sono alcune domande che talvolta pongo alle persone con cui lavoro.
Rispondere onestamente ti permette di capire meglio dove sei ora e di creare uno stimolo ad agire nel caso le risposte che ti sei dato non dovessero piacerti così tanto.
E se “non ti piacciono” voglio che tu sappia che ti capisco perfettamente. Infatti non è affatto piacevole provare sensazioni di frustrazione, tanto che a volte, per rendersi più accettabile la situazione, le persone preferiscono a un certo punto far finta che le cose che non riescono a raggiungere, dopotutto non interessino loro poi così tanto…
Ma se in gioco c’è la tua soddisfazione, la tua felicità e la tua realizzazione in questo caso forse ti interesserà conoscere quello che sto per svelarti, perchè sto per farti scoprire i principali motivi per cui le persone solitamente non raggiungono ciò che vogliono o per i quali vivono situazioni di perenne conflitto interiore, motivi che hanno a che fare, come abbiamo visto, con le decisioni che tutti noi siamo chiamati a prendere nella nostra vita, anche quotidianamente.
Ora, perché questo è importante? Perché è abbastanza evidente che qualunque cosa tu voglia migliorare, raggiungere o ottenere in qualunque area della tua vita, dovrai prendere delle decisioni riguardo a cosa vuoi e a come lo vuoi fare (e, chiaramente, compiere delle azioni in seguito).
Queste informazioni che stai per conoscere ti possono essere utili anche se già conduci un’esistenza appagante e felice, anzi, in questo caso ti invito a scoprire se le strategie che già utilizzi per giungere a ciò che ottieni sono in linea con quanto io stesso insegno alle migliaia di persone con cui lavoro. Per cui, da questo punto in poi, seguimi con attenzione.

Principalmente le tue decisioni sono influenzate da alcuni elementi chiave di cui normalmente non sei del tutto cosciente. Vediamoli uno a uno e per ognuno di essi prova a pensare a come ti senti al riguardo:
Saper intervenire su questi elementi appena visti, oltre ad essere fondamentale per raggiungere ciò che desideri e dare una svolta in meglio alla tua vita, costituisce solo una parte di quello che i partecipanti al prossimo Leadership Seminar del 7/10 maggio 2015 a Pesaro faranno insieme a me in 4 giorni intensivi di lavoro su loro stessi, dove prenderanno definitivamente il controllo delle proprie vite!
Se desideri guardare le testimonianze delle edizioni passate, prendere maggiori informazioni e partecipare clicca qui:
Per evitare fraintendimenti ti dico subito che i valori non hanno a che vedere con il significato che solitamente diamo loro nel linguaggio comune (ad esempio “famiglia”, “lavoro”, “denaro”, ecc.).
Semplificando al massimo, possiamo dire che i valori sono quei profondi stati emozionali di piacere e di dolore che hanno il potere di motivarti intensamente e che costituiscono la tua “bussola interna”, fornendoti di continuo l’indicazione su cosa è giusto fare o non fare in ogni situazione affinchè le cose abbiano per te un senso che ti soddisfi.
Proprio per questo i tuoi valori determinano e sono alla base di ogni tua scelta e decisione e quindi, in pratica, di buona parte di ciò che otterrai e diventerai nella vita! E il motivo per cui hanno tutto questo potere su di noi, è che soddisfare i propri valori regala una meravigliosa sensazione di appagamento e felicità, dando l’idea che la vita sia esattamente come la vorremmo e pertanto saremo sempre inconsciamente spinti a non discostarci mai dai valori che ci muovono.
Ma la cosa importante che devi sapere è che i tuoi valori lavorano per te, così come per tutti, in maniera del tutto inconscia.
Proprio per questo la maggior parte delle persone non ha la benché minima consapevolezza di come tutto questo determini le proprie decisioni, comportamenti, quello che sono, quello che ottengono oppure non ottengono.
Inoltre con il tempo abbiamo sviluppato, senza saperlo, delle “regole” da soddisfare affinché possiamo provare e vivere i valori che per noi sono fondamentali. Si tratta delle cose che devono accadere affinché possiamo accedere, oppure no, al nostro personalissimo codice di valori per poter provare felicità!
Capisci quindi come tutto questo meccanismo che ci guida è abbastanza complesso e per di più nascosto? Come stupirsi poi se molte persone non ottengono nella vita quello che vogliono?
È come giocare a un gioco (la vita) di cui non si conoscono le regole: le probabilità di perdere (provare insoddisfazione e infelicità) sono troppo alte rispetto a quelle di vincere (provare entusiasmo e gioia) perché per provare reale e profondo appagamento dobbiamo, necessariamente, soddisfare delle precise regole che, in linea di massima, non conosciamo!
Inoltre alcuni valori e regole possono essere in “conflitto” tra loro (infatti si creano anche in base a nostre errate interpretazioni delle esperienze, insegnamenti ricevuti nell’infanzia, modi di pensare tramandati dalla famiglia, ecc.) e questo può far nascere auto-sabotaggi che bloccano e limitano enormemente le persone!
In altre parole: se ti chiedessi cosa vuoi veramente e che cos’è davvero importante per te, mi risponderesti magari elencandomi i tuoi obbiettivi personali e professionali, ma tutto questo potrebbe tranquillamente non coincidere con i tuoi valori e regole che, proprio perché operano al livello più profondo, sono in grado di determinare i tuoi comportamenti, generando blocchi, indecisioni e paure con la conseguenza che i tuoi risultati saranno scadenti o nulli. Un bel pasticcio vero?
Dopo quello che ti ho appena spiegato, è mio dovere essere corretto nei tuoi confronti e quindi voglio essere molto chiaro con te: se desideri raggiungere la massima realizzazione, una felicità duratura, una sensazione di sicurezza, di pace interiore e di totale congruenza che ti dia la spinta per ottenere ciò che vuoi nella tua vita, difficilmente potrai farlo senza conoscere perfettamente i tuoi valori, l’ordine in cui sono presenti in te e le regole che li soddisfano oppure no.
Difficilmente potrai farlo senza un processo che ti porti a prenderne il controllo e a sistemare i conflitti che potrebbero non permetterti di agire come sarebbe necessario.
D’altra parte prova a riflettere: quante possibilità hai di raggiungere ciò che ti rende davvero felice se non sai esattamente a cosa corrisponde per te la felicità a un livello più profondo? Come puoi arrivare a ciò che vuoi se un meccanismo più forte di te ha il potere di dirottarti senza che tu lo sappia?
E’ un po’ come andare per mare senza una rotta conosciuta e precisa, si potrebbe finire sugli scogli in ogni momento eppure… un’infinità di persone vive la propria vita così, in balia del vento, per poi lamentarsi di dove si trovano!
Quando tempo addietro (ormai quasi vent’anni fa!) ho scoperto e imparato tutto questo, mi sono subito reso conto dell’importanza enorme che avrebbe avuto in primis per la mia vita così come per quella delle persone a cui avrei potuto insegnarlo.
Ho quindi creato il mio corso più importante, una full-immersion in cui guido le persone attraverso un entusiasmante processo che è la soluzione perfetta al problema di non conoscere i propri valori e di non sapere come intervenire su di essi. E l’ho chiamato Leadership Seminar.
Se per te è arrivato il momento di scegliere sul serio la tua strada, di orientare la tua bussola interiore nel modo che vuoi tu anziché essere vittima di “manomissioni esterne” che potrebbero averti guidato fino ad ora, quello che devi fare è studiare questi argomenti e applicare su di te le tecniche che insegno al Leadership Seminar.
Infatti questo corso è uno dei pochi modi che esistano per compiere il processo che ti permetterà di conoscere i tuoi valori e ri-orientare la tua bussola nel modo più opportuno per andare dove vuoi, come più desideri e facendo molta meno fatica!
Nel concreto i benefici che avrai una volta terminato il corso saranno:
Inoltre il metodo che insegno al Leadership Seminar è talmente efficace che funziona:
Se l’idea di partecipare ti ha ormai solleticato puoi farlo cliccando qui:
Il Leadership Seminar è il corso più intenso, profondo e coinvolgente che tengo e probabilmente è quello che più amo.
È infatti il seminario in cui ho inserito tutte le più efficaci e approfondite tecniche e conoscenze di sviluppo personale e psicologia del cambiamento.
Si tratta delle stesse strategie e tecniche che ho applicato per primo su me stesso e che mi hanno permesso di rivoluzionare la qualità della mia vita così come i risultati personali e professionali che ho ottenuto e ottengo tuttora.
Se vorrai partecipare sono le stesse tecniche che insegnerò a te e che ti permetteranno di sciogliere definitivamente gli ormeggi e andare verso ciò che vuoi in una maniera molto più consapevole ed efficace.
Cosa rende unico il Leadership Seminar:
Il Leadership Seminar è perfetto per chi:
Viceversa il corso non è adatto a chi:
Il Leadership Seminar è realmente uno dei regali più importanti che tu possa farti e se vorrai sarò il tuo Coach per 4 intensissimi giorni che, te lo prometto, ricorderai per il resto della tua vita.
Se tutto quello che hai letto fin qui risuona dentro di te ed è in linea con i tuoi obiettivi, ti aspetto a Pesaro, per fare della tua vita il capolavoro che merita.
Roberto Re
P.S.: se ti sei accorto che ti piacerebbe imparare le cose che insegno al Leadership Seminar e sei ancora dubbioso, forse ti saranno utili queste altre informazioni:
Puoi prenotarti, guardare le testimonianze e prendere informazioni cliccando qui:
Qualunque decisione tu prenda, impegnati a fare della tua vita una splendida avventura.
Milano, Torino, Venezia. E poi Bologna e Ancona. Ma anche Bari e Napoli, per risalire poi a Firenze e a Roma. Ogni sera una città diversa. Un vero tour a mo’ di Rockstar!… 🙂
Si sta trasformando in una vera e propria girandola di sensazioni – motivanti e positive al tempo stesso – questo giro d’Italia che ho iniziato a compiere dal 23 febbraio scorso per presentare il mio nuovo libro “Cambiare senza paura”, pubblicato da Mondadori a circa undici anni di distanza dall’uscita del mio primo, “Leader di te stesso” (che resta il testo di formazione più venduto in Italia, con oltre 300.000 copie).
Riempire i teatri di mezza Italia, con una media di quasi 800 persone a sera, in un periodo in cui molti attori e comici di professione faticano a radunarne anche solo la metà, è davvero una grande emozione. Uno splendido esempio di riprova sociale, ormai giunto al giro di boa (dal 17 marzo, infatti, riprenderemo da Verona, per poi, in aprile, andare a Lecce, Salerno, Catania, Genova, Viareggio, Rimini, Trieste. E poi ancora a Milano e Roma per un ultimo bis e le “new entry” Brescia e Cagliari a fine maggio).
Insomma un primo bilancio davvero a grandi livelli, dove la risposta del pubblico sta raggiungendo picchi quantitativi e qualitativi. Lo vedo e lo sento dai messaggi che mi arrivano sui social network, dalle centinaia di autografi con dedica che ogni sera ho il piacere di firmare sulle nuove copie del libro. Dall’attenzione con cui le persone si accostano al tema del cambiamento, una sfida che non prevede pareggio, ma soltanto vittoria o sconfitta.
Questo libro nasce infatti da un’esigenza forte, fortissima, che ci circonda senza attenuanti. I vecchi schemi mentali risultano inefficaci sul lavoro, nelle relazioni, nel rapporto tra genitori e figli. Tutto è cambiato! E la cosa peggiore è far finta di nulla, rifiutare di prendere atto che il mondo intorno a noi viaggia ormai a una velocità che solo fino a pochi anni fa era impensabile anche solo da immaginare.
Durante questi “One Night Seminar”, vere e proprie sessioni di formazione dal vivo, racconto storie, esempi di cambiamento, veloci strategie per vincere questa sfida che tante paure, frustrazioni e ansie genera in moltissimi di noi. “Il cambiamento non va subìto – insisto con il pubblico – ma cavalcato e utilizzato positivamente”.
E devo dire che, girando l’Italia, ho scoperto ciò che già sapevo: ovvero che le domande, i timori così come le ambizioni sono più o meno le stesse, da Nord a Sud, da Napoli a Venezia, da Milano a Roma. Di contro, ho avuto conferme sul fatto che, a dispetto di una nazione che pare refrattaria al cambiamento e sempre più lenta in un mondo sempre più veloce, l’italiano che affronta il cambiamento a testa alta e con la giusta dose di coraggio, mette in campo una creatività e una velocità di esecuzione mentale che non ha pari al mondo. Peccato solo che mediamente continuiamo a essere un popolo di presuntuosi, anche un po’ superficiali. Decisamente portati a sentirci “di successo” non appena abbiamo imparato una mezza cosa, salvo poi mollare a metà percorso per mancanza di persistenza e overdose di procrastinazione. Ma sta a noi scegliere che tipo di persona essere: se l’italiano “vecchio stile”, costantemente legato a vecchi schemi e a vecchie scuse, oppure un cittadino di questo mondo diverso, difficile, ma al tempo stesso pieno di opportunità.
Un’ultima cosa mi sta a cuore segnalarti, visto il grande successo di queste prime settimane. Si tratta dell’APP che accompagna “Cambiare senza paura”, uno strumento digitale gratuito (per iOS e Android) per rendere la lettura di questo nuovo libro un momento coinvolgente e di grande interazione. Risorse, video, contenuti extra, suggerimenti: tutti scaricabili in pochi secondi! Un lavoro approfondito e meticoloso di cui vado particolarmente fiero e che rappresenta una novità assoluta nel panorama dei libri di formazione a livello mondiale. Per questo sento “Cambiare senza paura” come una proiezione tascabile della figura del Coach. Figlio di quest’era digitale, frenetica, ma di grande fascino e immense potenzialità.
Roberto Re