Esiste qualcosa di più complicato, del sottile equilibrio, che regola le relazioni interpersonali?
In tanti anni di corsi, a contatto con la gente, ho visto come i conflitti personali fossero spesso all’origine di problemi, diventati col tempo, di proporzioni impressionati.
Il famoso effetto “valanga”: da un’incomprensione apparentemente insignificante, si genera una rottura, che col tempo, diventa quasi irrisolvibile.
Di chi è la colpa?
Questa è la domanda che più piace a chi è coinvolto in problemi di natura personale.
Perché fino all’ultimo, l’orgoglio, l’ego e il senso di rivalsa devono farsi sentire: per spaccare il capello in quattro sulle responsabilità.
Oggi tagliamo la testa al toro, con una risposta universale, sempre valida: solo così non potremo MAI sbagliare.
La colpa è sempre nostra!
Ovviamente piace a pochi come risposta, ma cerchiamo di capire meglio come gestire e possibilmente evitare all’origine situazioni di questo tipo.
Prenderemo in prestito un concetto di uno degli autori più autorevoli in fatto di miglioramento personale, purtroppo recentemente scomparso: parliamo di Stephen R. Covey.
Una grande metafora elaborata da Covey per spiegare il difficile equilibrio dei rapporti interpersonali, è quella del conto corrente emozionale.
In poche parole, immagina l’esistenza di un conto corrente, che utilizzi però al posto del denaro, la qualità e la quantità di emozioni che siamo in grado di scambiarci con gli altri, ossia la nostra capacità di dare e ricevere a livello personale.
Ogni volta che dedichiamo attenzioni, comprensione e tempo a un amico stiamo virtualmente versando sul nostro conto corrente emozionale. Viceversa, ogni volta che per disattenzione o mancanza di tempo, ci dimentichiamo di dire un “grazie”, di dedicare le giuste attenzioni a chi ci sta attorno stiamo prelevando.
Come in banca, possiamo prelevare a seconda delle nostre disponibilità e se abbiamo uno storico solido avremo sicuramente a disposizione un buon fido, ma cosa succede se iniziamo a prelevare senza più versare?
E se sforiamo il fido concesso (la fiducia che ci accordano gli altri)?
Eravamo forse in “rosso” quando abbiamo generato l’ultimo attrito personale?
Ci sono 8 modi per effettuare versamenti sostanziosi sul conto corrente emozionale, sono quelli che gettano basi solide, per evitare che si creino situazioni di attrito, generate da piccole incomprensioni che come sappiamo, diventano macigni.
Quando siamo dei buoni correntisti, costruiamo i presupposti ideali perché anche di fronte a un errore, gli altri non abbiano problemi a concederci la loro fiducia.
Ecco gli 8 modi per “versare” sul conto corrente emozionale:
1 – Comprendere
C’è una grande differenza tra capire una persona e comprenderla. Una famosa canzone di Joe South, cantata anche da Elvis Presley, si intitola “Walk a mile in my shoes”, ovvero “cammina per un miglio nelle mie scarpe”, che suona come il nostro “mettiti nei miei panni”. Questa è la comprensione più profonda che dovremmo generare confrontandoci con gli altri.
Comprendere l’altra persona, ci permette inoltre di aiutarla nel modo migliore, che non è certo la pacca sulla spalla accompagnata da un “come ti capisco”.
2 – Ascoltare attivamente
Partiamo da una triste constatazione: le persone di norma non ascoltano.
Siamo infatti spesso concentrati su noi stessi nella maggior parte dei casi, quindi ascoltiamo quello che dicono gli altri aspettando il primo momento utile per riportare l’attenzione su di noi. Questo succede quando gli altri condividono con noi un loro problema e noi lo colleghiamo immediatamente a una nostra esperienza personale escludendo ben presto l’esperienza dell’interlocutore e la sua situazione personale. Sentirsi ascoltati è un fattore determinante, da importanza alla persona.
3 – Attenzione per le piccole cose
Le piccole cose, in ogni situazione, fanno la differenza. Specialmente nelle relazioni personali, avere attenzione per aspetti apparentemente insignificanti dell’altra persona ha un grande potere e non dovremmo mai dimenticarcene.
4 – Chiarire bene le aspettative
Nascono spesso da qui la maggior parte dei fraintendimenti, dei malintesi e quindi dei problemi che influenzano negativamente l’equilibrio di una relazione interpersonale.
Una volta creato il malinteso è difficile da appianare. Chiarire sempre in anticipo può essere confuso per un atteggiamento eccessivamente rude, ma è invece sinonimo di rispetto per l’altra persona e impedirà che si possano creare equivoci.
5 – Fare ciò che si dice
La coerenza tra quello che si dice e quello che poi si fa è un elemento che non ha prezzo, è un versamento sul nostro conto corrente emozionale che ci va diventare ricchi in fretta, perché è il modo più efficace per costruire fiducia.
6 – Saper chiedere scusa
Possiamo commettere errori, siamo umani. Ma come ci comportiamo dopo aver commesso uno sbaglio? La capacità di chiedere scusa, di ammettere i propri sbagli è determinante. È un’assunzione di responsabilità e quindi, a tutti gli effetti, una dimostrazione di affidabilità. Un versamento in contanti sul nostro conto corrente emozionale.
7 – Essere disponibili
La capacità e l’attitudine a dare sempre qualcosa di più è preziosa e difficile da sviluppare. Non va confusa con l’essere “a disposizione” e non saper dire di “no”! Disponibili non significa a disposizione degli altri!
8 – Dimostrare sincero interesse
Esiste qualcosa di peggio di un interesse palesemente condizionato da secondi fini? L’interesse che manifestiamo per l’altra persona dovrebbe sempre essere sincero, solo così guadagneremo fiducia, rispetto e otterremo in cambio lo stesso trattamento. Come ci sentiamo quando avvertiamo il sincero interesse di qualcuno nei nostri confronti?
Come abbiamo visto questi 8 punti sono semplici nella loro applicazione.
Purtroppo, la nostra indole, ci porta spesso a non rispettarli, con conseguenze che adesso sono chiare a tutti. Sappiamo quindi cosa fare e su cosa lavorare per costruire le condizioni favorevoli alle nostre relazioni interpersonali.
In conclusione, una massima sempre valida e da tenere sempre a mente, perché rappresenta uno dei segreti per una vita di qualità:
Impegnati a far si che le persone che entrano in contatto con te, si allontanino sentendosi meglio di quando si sono avvicinate!
ORA TOCCA A TE!
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