Antenna Blu è una storica emittente televisiva ligure che ospita personaggi che hanno dato lustro alla città di Genova. In occasione di una serata al Rotary Club di Genova San Giorgio, l’ospite d’onore era Roberto Re, che in un’intervista con il celebre giornalista sportivo Beppe Nuti ha parlato di mente, di sport e della sua… sampdorianità..!!
Durante i miei corsi e nella vita professionale di tutti i giorni, molte persone con cui parlo sono curiose di conoscere la mia storia: da dove ho iniziato, cosa mi ha spinto a fare quello che faccio, quali persone e quale mission ho avuto come riferimenti, quali sono state le prime difficoltà incontrate e quali i risultati ottenuti. Ne ho scritto a tratti nei miei libri, specialmente in “Leader di te stesso“, così come ne racconto alcune parti proprio durante i corsi.
Le storie di chi si è “fatto da solo” partendo da zero sono spesso vicende motivanti: ci aiutano a capire come allargare i nostri orizzonti prendendo spunto da chi prima di noi ha messo in campo energie, conoscenze, pianificazione. E soprattutto ha sviluppato nel tempo la capacità di immaginare il proprio successo.
A ognuno capita di attingere alla propria storia personale, talvolta per non ripetere gli stessi errori, altre volte per gratificarsi rispetto a tutti i traguardi superati. Quando Jasmine Laurenti, Voice Artist e speaker motivazionale, mi ha intervistato per il suo interessante “J Talk Show“, ho ripercorso insieme a lei le tappe fondamentali della mia crescita personale: le prime attività svolte, i primi mentori conosciuti, l’incontro decisivo con Anthony Robbins, l’importanza della felicità in ogni momento, il saper guidare con esempio e giudicare dai risultati.
Insomma, ci sono tutti gli elementi per gustarsi questa piacevole intervista. Dura una ventina di minuti, mettiti comodo, sarà divertente (parlo anche di una gaffe clamorosa che quasi non ricordavo più…), ne vale davvero la pena!
Oltre a condividerla sui tuoi profili social, dedica un altro minuto a lasciare un tuo commento qui sotto: sarà mia cura risponderti e magari condividere io stesso la “tua” speciale storia di… inizio carriera!
“Sono di Marassi, doriano come mio papà” racconta Roberto Re intervistato da SAMP-TV, il canale ufficiale della Sampdoria. “La prima formazione che ricordo è quella precedente l’avvento di Mantovani, presidente moderno ed esempio di leadership. In passato ho collaborato con lo staff di Del Neri, ma l’emozione più grande l’ho provata quando ho avuto il piacere di lavorare con Mancini, il mio idolo di sempre”.
Guarda qui sotto il video dell’intervista, aspettiamo i tuoi commenti..!!
Termina oggi quello che, senza dubbio, è stato per me l’anno più impegnativo della mia vita.
Spesso le persone credono che, poiché sono “Roberto Re”, la vita mi sorrida sempre e io non abbia mai problemi o momenti di difficoltà, non conosca l’insicurezza, la sofferenza o la paura, forte come sono della mia instancabile motivazione, del mio smagliante sorriso e del mio pollice in su!
E credo che dopotutto a molti piaccia (e serva) pensarmi così, in modo che io continui a rappresentare per loro un icona di positività a cui ispirarsi… Ma ovviamente così facendo dimenticano stupidamente che sono una persona e non un “personaggio”! (come ben sanno invece tutti coloro che mi hanno conosciuto dal vivo alla mia Academy dove conoscermi e sapere chi sono diventa estremamente facile…).
Certo, negli anni ho imparato a mettere da parte gli stati d’animo negativi e a essere sempre e comunque al mio meglio durante i miei seminari, anche perché l’enorme senso di responsabilità che provo ogni volta che ho davanti a me persone che mi hanno dato fiducia e il desiderio che ho di ripagarle con gli interessi, fa sì che riesca a staccare completamente da qualsiasi cosa possa in quel momento essere fonte di disturbo nella mia vita e focalizzarmi ancora di più sull’essere al 100% nel momento presente, così da dare tutto ciò che posso per aiutarli a generare i risultati che stanno cercando…
E in effetti devo dire che quest’anno la qualità del mio lavoro, dal primo all’ultimo corso effettuato, è stata, senza falsa modestia, a dir poco straordinaria!…
Anche perché, proprio per le situazioni difficili che stavo vivendo, la verità è che il primo che aveva bisogno di quei momenti di riflessione ero io! Per cui mi è spesso successo in questi mesi, ancora più di quanto mi accada di solito, di essere io il primo allievo di ciò che stavo insegnando, ricordando in primis a me stesso, mentre lo spiegavo ad altri, tutto ciò che sapevo importante fare per gestire al meglio quelle situazioni difficili e trovando così in ogni persona con cui interagivo attivamente durante i seminari, uno specchio che mi aiutava sempre più a lavorare su di me, generando così un mio stesso coinvolgimento e partecipazione al processo in atto assolutamente totale.
Insomma è stato un anno impegnativo, con sfide emotive importanti da affrontare, con decisioni dolorose da prendere, con difficoltà di rapporto con persone che ho amato e che sempre amerò…
Un anno in cui ho conosciuto parti di me che mi erano sconosciute, dove ho vissuto, forse per la prima volta in vita mia, la solitudine vera e l’incertezza riguardo a un futuro assolutamente ignoto e imprevedibile, dove ho provato la profonda frustrazione di dover accettare situazioni che non avrei voluto vivere e quell’odiosa sensazione di impotenza che si ha quando sai che per quanto lo vorresti, non hai il potere di cambiare le cose, perché possiamo solo controllare noi stessi, ma non di certo le persone con cui ci rapportiamo…
Un anno in cui troppo spesso ho dormito male, in cui il mio corpo mi ha dato segnali di stress e carico di tensione a me fino a lì sconosciuti…
E un anno soprattutto pieno di preoccupazioni per il futuro, mio e di persone che amo, di insicurezza dettata dal trovarsi in un territorio nuovo dove, abituato come sei ad avere sempre pieno controllo delle situazioni, ti senti all’improvviso come un bimbo indifeso…
Insomma è stato un lungo inverno, durato più di due anni e che ha visto, come in ogni inverno rigido che si rispetti, il freddo più pungente, i suoi “giorni della merla”, nella sua seconda parte!…
Ma in conclusione di questo anno vedo finalmente la neve sciogliersi! Le giornate stanno di nuovo diventando più lunghe, il sole più caldo e l’ambiente si sta risvegliando con i colori e i profumi della primavera che fanno capolino!…
La sensazione netta è che il peggio sia passato, che chiudendosi questo anno si chiude un ciclo importante e se ne riapre un altro, che ancora non so dove mi porterà, ma che sono certo sarà incredibilmente entusiasmante, intrigante e affascinante!
Di certo il 2018 porterà con sé la più grande sfida professionale e imprenditoriale della mia vita!
Nell’ultimo anno, infatti, si sono create le condizioni per una nuova e straordinariamente motivante opportunità, che chiederà a me in primis e a tutto quanto il mio team di fare un enorme salto di qualità per poterla davvero sfruttare nel migliore dei modi!!! Per qui, con i festeggiamenti del suo 25ennale, HRD chiude un ciclo meraviglioso e ne apre un altro che, ci auguriamo, segnerà i prossimi 25, facendoci entrare ancora di più nella storia del nostro mercato e, perché no, del nostro paese!
Insomma, si sente nell’aria odore di Primavera!!!
Una nuova energia si muove in me e si avverte in tutta la mia fantastica Squadra e all’orizzonte si vede splendere un sole luminoso!…
Ma nell’abbandonare con piacere questo inverno, ci sono due cose che voglio assolutamente fare:
la prima è non dimenticare i momenti comunque bellissimi che ci sono stati anche in questo periodo buio e tutte le cose speciali che ha portato con sé!… Spiego sempre ai miei corsi che è nei momenti difficili che i veri valori vengono a galla, in cui le famiglie si uniscono e in cui le persone si svelano per ciò che sono veramente… In cui lo stare insieme acquisisce un significato particolare e in cui le priorità vengono automaticamente riclassificate nel giusto ordine.
Infatti, per prima cosa, il 2017 mi ha regalato momenti indimenticabili con mio figlio, con il quale si sta creando un rapporto sempre più maturo, vero e profondo, nel quale siamo ancora capaci di giocare insieme come due ragazzini, così come di confrontarci in maniera sempre più adulta, franca e produttiva… Non potrei essere più orgoglioso del giovane uomo che sto vedendo crescere di fronte ai miei occhi, del meraviglioso essere umano che è, con il suo sincero interesse nei confronti degli altri, con la sua voglia di conoscere il mondo, ma soprattutto con la gioia, l’entusiasmo e l’energia positiva che è in grado di portare in ogni ambiente in cui si muove!…
Un’altra cosa che mi ha portato il 2017 è una squadra di collaboratori sempre più coesa e pronta all’enorme salto di qualità che ci aspetta! Se è vero che le difficoltà rivelano la vera essenza delle persone e ne forgiano il carattere, un anno così impegnativo come è stato per la maggior parte di loro li porta a essere davvero pronti per le nuove entusiasmano sfide che verranno e soprattutto dà a me la piena fiducia di essere circondato da persone di assoluto valore e spessore personale.
In particolare mi riferisco al gruppo dei Direttori delle Roberto Re Leadership School di tutta Italia che, alleggerito dalla dipartita di chi ormai da tempo non era più in sintonia con il resto della squadra, ha saputo rispondere in maniera straordinaria a tutta una serie di scossoni e sta dimostrando, soprattutto in queste ultime settimane, la sua coesione, il suo spirito di squadra e una unione di intenti che da tempo non si respirava lì dentro! In particolare li ringrazio per il supporto, la vicinanza, la comprensione, la stima e l’amicizia che mi hanno dimostrato standomi vicini durante il mio “inverno”, perdonandomi pure qualche momento in cui i miei comportamenti non sono stati esattamente in linea con la persona che sono e con il Leader che loro meritano di avere…
Oltre ai Direttori una menzione speciale va al Team che si è fatto carico della gestione di Gequity, la società quotata che abbiamo acquisito nei mesi scorsi e che ci traghetterà al traguardo della quotazione in Borsa: l’impegno e la dedizione in particolare di Irene, Lorenzo e Luis è andato ben oltre le più rosee aspettative e non posso che ritenermi fortunato di avere la possibilità di lavorare con professionisti di questo calibro!
A loro un grazie speciale, che però voglio estendere, come dicevo a tutto il Team in ogni suo singolo membro, dalle Sales Angels, al Team della sede di Milano, ai collaboratori Fly, ai Coach dell’Academy, senza dimenticare le “new entry” di quest’anno che hanno da subito portato un contributo incredibilmente importante, in particolare Viola & Niky e Lorenzo Gallinari, che sono diventati da subito protagonisti importanti nel nostro gruppo e dai quali ci aspettiamo grandissime cose nel 2018!
E poi l’anno che si chiude mi ha regalato straordinarie soddisfazioni professionali, tra cui:
Insomma, quando ci sono cose che non vanno tendiamo a focalizzare la nostra attenzione solo su quelle, trasformando facilmente un anno difficile in “uno schifosissimo anno di merda”. Io non voglio commettere questo errore: è stato un anno sicuramente impegnativo, ma un anno che ha comunque portato con sé soddisfazioni che la maggior parte della gente non vivrà in una vita intera!
Ricordarmi che ogni medaglia ha sempre un altro lato, mi permette di sentirmi fortunato a prescindere, di non permettere al “dolore” di cancellare tutto il bello che ho vissuto e di vedere anch’esso come uno strumento di crescita ed evoluzione, come in realtà è, permettendomi così, alla fine di tutto, di essere grato anche per quello, perché, se non ci fosse stato, probabilmente la mia vita sarebbe stata meno completa!…
La seconda cosa poi che voglio fare è “imparare tutte le lezioni possibili“!
Ogni volta che sbagliamo, che ci confrontiamo con momenti difficili, che ci troviamo nel buio, che viene fuori la parte peggiore di noi, una sola cosa alla fine è importante: ne facciamo buon uso? Oppure perdiamo la lezione?
Se è vero che “non è importante quel che ci succede, ma il significato che gli attribuiamo”, cosa possiamo imparare da tutto ciò?
Perché una volta che è passato, il passato è… passato!… Ma se ti permette di imparare qualcosa allora anche la peggiore esperienza della vita ha avuto un senso e invece che rimanere soltanto un ricordo doloroso, si trasforma in un’esperienza costruttiva, in un nuovo e solido pilastro su cui costruire qualcosa di nuovo!
Ciò che non ci uccide ci fortifica, si dice… Ma questo è vero solo se ne traiamo un insegnamento positivo e produttivo.
Io le mie lezioni le ho imparate, ve lo assicuro, ma queste me le tengo per me! 😉
So solo che, seppur ancora un po’ ammaccato, mi sento più solido, più forte e più maturo e soprattutto pronto ad affrontare il nuovo ciclo della mia vita che si è aperto e che, seppur non abbia minimamente idea di dove mi porterà, so che sarà entusiasmante e pieno di passione, amore, gioia, serenità, condivisione e divertimento, proprio come piace a me e come desidero che sia!
Ringrazio chi mi ha accompagnato fin qua: nella mia natura è impossibile smettere di amare chi ho amato e certe persone rimarranno nel mio cuore fino all’ultimo dei miei giorni e per loro ci sarò sempre e comunque in qualsiasi momento possa essere necessario.
E ringrazio in anticipo chi deciderà di esserci da adesso in poi! A questi ultimi una cosa sola mi sento di promettere:
ci divertiremo!!! 😉
Buon anno a tutti!
Con affetto,
Roberto.
Se conoscete (o non conoscete) Roberto Re, guardando questa intervista capirete moltissimo di lui come persona, come padre, come osservatore del mondo degli adolescenti.
Sul tema della separazione, Roberto ha risposto alle domande di Nan Coosemans, madre, CEO Younite, Family Coach & Teen Trainer, Family Therapist, certificata per adolescenti e specializzata nella gestione delle emozioni.
Ecco un passaggio, di quando parla del ruolo di padre separato:
[…] Ho patito molto la situazione: prima quando tornavo a casa c’era quel qualcosa di speciale. Quando inizi a vivere in un appartamento da single, al rientro a casa non c’è più l’atmosfera di prima, emotivamente non è facile…
Posso vedere mio figlio quando voglio e lui è già grande, non è mancata la presenza, ma è mancata la presenza per me, il vederlo crescere giorno dopo giorno, vederlo tornare da scuola… Anche se le sue risposte alle domande erano:
Com’è andata? Bene.
Cos’hai fatto? Niente.
Novità? Nessuna.
Cioè tu non sai mai niente ma intanto lo vedi. Devo dire che mi è mancato molto, ma non ha influenzato il nostro rapporto, anzi rispetto a prima ci sono stati momenti di qualità maggiore e ulteriori miglioramenti. […]
Parte 1
Diventare padre, il mio cambiamento!
Parte 2
Cosa mi aspettavo da mio figlio
https://www.youtube.com/watch?v=FH3AEjAk2zk
Parte 3
Come gestisco mio figlio adolescente
https://www.youtube.com/watch?v=vupR1IsXXpY
Parte 4
Il rapporto con mio figlio durante la separazione
Parte 5
Qual è la differenza tra i genitori di oggi e di ieri?
https://www.youtube.com/watch?v=JRDxPkGeWqI
Qualche giorno fa mi sono fermato all’Autogrill Sebino sud (BS) e, complice il fatto che fossi praticamente l’unico sfigato a mangiare un boccone al ristorante self-service alle tre e un quarto passate, ho involontariamente assistito (sarebbe più giusto dire “origliato”!) a una riunione che la Manager dell’Autogrill in questione teneva con le sue collaboratrici, perlopiù signore di mezza età, che lavorano al ristorante.
Da quel che ho capito si trattava di preparare il team per un “audit”, ossia un controllo qualità che sarebbe dovuto accadere da lì a poco… Non sono sicurissimo che l’argomento fosse quello, perché ho iniziato ad ascoltarle a meeting iniziato, di cui ho seguito solo gli ultimi minuti, ma la cosa di cui sono certo è che la Manager era davvero straordinaria nello svolgere il suo ruolo!!!
Presente e accogliente, ma al tempo stesso determinata e motivante, in grado di ascoltare, tranquillizzare, infondere fiducia, fare squadra, dare una vision chiara e una motivazione importante a fare bene il proprio lavoro con professionalità e consapevolezza!
Se poi considerate che parliamo non della “titolare”, ma di un’impiegata di un’azienda enorme e super strutturata (e in modo tradizionale) come Autogrill che si rivolgeva ad altrettante impiegate, che all’apparenza non sembravano proprio delle ambiziose carrieriste, la qualità della sua Leadership e delle sue capacità manageriali, valgono 3 volte tanto!!!
Finito il mio piatto due minuti dopo il termine della loro mini riunione, sono sceso al piano di sotto per bere il caffè e, nel passare nuovamente di fronte al self-service non ho potuto non notare la motivazione, l’energia positiva e l’attenzione che queste donne mettevano nello svolgere le loro attività, oltre alla straordinaria cortesia nei confronti di un gruppo di turisti stranieri appena arrivati.
Allora con occhio un po’ più attento mi sono avvicinato al grande bancone (uno di quelli grossi, con Spizzico incluso) e ho osservato la cortesia, l’educazione e i sorrisi con i quali le 5 persone presenti si rivolgevano ai clienti… Davvero impeccabili!
E poi ho fatto caso al posizionamento delle merci nel punto vendita… Semplicemente perfetto! Tutto ordinatissimo, niente fuori posto di una virgola, una sensazione di cura, di pulito e di ordine, rari da trovare anche in un negozio in centro città!
E da quello che avevo ascoltato pochi minuti prima al piano di sopra, non credo che sia un caso!… La qualità e l’eccellenza nel servizio sono la naturale conseguenza del lavoro di una squadra ben guidata e ben motivata, all’interno di un ambiente di lavoro potenziante. E il principale responsabile di tutto questo è il Leader di quel team: è lui o lei a determinare più di tutti quanto le persone tireranno fuori il loro meglio o il loro peggio.
Nell’uscire mi sono imbattuto nella Manager e non ho potuto esimermi da tenderle la mano:
“Posso farle i miei complimenti?”
“Per cosa?”
“Per come gestisce il suo team!… davvero brava!”
Lei ha fatto un mega sorriso compiaciuto e mi ha semplicemente risposto: “grazie”. Non ha aggiunto altro e ha continuato a svolgere il suo lavoro come se niente fosse.
Bene, io spero che qualcuno in quella mega azienda capisca che valore ha una persona del genere per loro!… Se io fossi stato il titolare di quella attività, sarei stato fiero e onorato di avere in quella posizione qualcuno che mi rappresentasse in quel modo e contribuisse a far vivere ai miei clienti un’esperienza così positiva. E, allo stesso modo, se fossi stato una di quelle donne sedute intorno a quel tavolo, sarei stata felice di avere un “capo” così!
Se hai occhi per vedere, la Leadership la puoi notare e incontrare ovunque, anche nel self-service di un Autogrill… E non necessariamente è meno fulgida e ispirante rispetto a quella del grande personaggio del business o dello sport che con la sua storia e con le sua imprese ispira il mondo intero!
Oggi in quell’Autogrill ho visto un “esempio” di Leadership e ne sono uscito ispirato a far si che sempre di più ogni cliente che entra in contatto con la mia squadra riceva lo stesso tipo di trattamento e possa a sua volta notare l’amore, la cura e la professionalità che io e la mia squadra mettiamo in quello che facciamo!
E tu e i tuoi colleghi e/o collaboratori, che esempio siete per chi vi osserva lavorare?
Roberto Re
Per approfondire queste tematiche, e conoscere più da vicino i nostri prossimi appuntamenti, visita la pagina di presentazione del “Leader di te stesso TOUR”
“Cos’è casa per te?”
“Cosa ti ha impedito di fare la paura?”
“Cosa tra le cose che insegni non riesci ad applicare nella tua vita?”
“L’ultima volta che hai pianto quando è stato?”…
Domande non banali per una rubrica il cui titolo è tutto un programma: “Audaci a cuore aperto“!
Ecco cosa dice Roberto Re a proposito di questa intervista: “Se avete qualche minuto di tempo, questa è una delle più belle interviste che mi siano mai state fatte!…”
“Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni” diceva Shakespeare
Sognavo un grande evento con esempi italiani di leadership del mondo culturale, artistico, della moda, dello sport, dello spettacolo…
Nel 2011 con la prima edizione di Italian Leadership Event il sogno si è realizzato e quest’anno abbiamo replicato con nuovi importanti ospiti: la Medaglia d’oro olimpica di Londra 2012 Jessica Rossi, il Manager di Valentino Rossi, Davide Brivio, l’attesissimo Oliviero Toscani, Federico Grom, ideatore dell’omonima catena di gelaterie, Simona Atzori, la ballerina senza braccia che ha incantato Sanremo, Sergio Borra, master trainer della Dale Carnegie Italia, Paolo Crepet noto psichiatra e psicologo. Sul palco anche i comici Fabrizio Fontana e Giuseppe Giacobazzi che ci hanno fatto ridere ma anche riflettere. Come l’anno scorso il mitico Red Ronnie mi ha affiancato nella consegna degli Italian Leadership Awards a Elio Fiorucci, Gualtiero Marchesi e Simona Atzori.
Ospiti speciali in una location speciale, l’Università Bicocca di Milano per uno scopo speciale: sostenere con il ricavato la comunità Exodus di Don Antonio Mazzi. (altro…)
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Italian leadership Event: il viaggio del leader
Venerdì 14 ottobre, ore 14.30 ha inizio il viaggio alla scoperta dell’Italian Leadership factor!
Per due giorni il teatro Arcimboldi di Milano si trasforma in una grande macchina narrativa dove più di 1000 persone compiono un viaggio attraverso le storie di leader italiani dello sport, della cultura e del business.
Italian Leadership Event è l’ evento formativo dove le storie contano più dei manuali, perché le storie coinvolgono, appassionano, motivano, aiutano a dare un senso ed un orientamento alla vita, ma soprattutto parlano alle mente e al cuore delle persone.
Cos’è per te la leadership?
È la domanda con cui Roberto Re dà inizio al viaggio lungo il quale ci condurrà come voce narrante, disegnando il percorso che lega le varie storie di leadership ed i loro protagonisti:(clicca qui per continuare) (altro…)
Tra 5 giorni ci sarà l’evento più importante e prestigioso dell’anno, è appena passato un weekend nel quale in teoria mi sarei riposato (e in effetti non ho fatto un gran ché… Ho anche dormito più del solito!…), eppure stasera sono stanchissimo e domani mi aspetta una giornata a dir poco campale!…
Badate bene, “stanco” non significa “scarico”!!!
Avete mai notato che le due cose spesso non vanno insieme? Si può essere stanchi, ma carichissimi, così come riposati, ma scarichi!…
Com’è il maratoneta che ha appena tagliato il traguardo? Stanchissimo, esausto, ma spesso, mentalmente carichissimo e pieno di entusiasmo, di fierezza e orgoglio per l’impresa appena compiuta!… Ecco… Io in questo momento mi sento così, con la differenza però che il traguardo ancora non l’ho tagliato e sono sul rush finale, nel quale ci si potrebbe ancora inciampare e che quindi richiede la massima concentrazione mentale, la massima gestione emozionale e la massima focalizzazione, per assicurarsi di festeggiare sotto lo striscione d’arrivo!
La maratona che sto correndo insieme a tutta la mia squadra, ma soprattutto insieme a Gianluca Lo Stimolo, grandissimo socio e compagno di avventura, è l’organizzazione dell’Italian Leadership Event, che più che una maratona si sta rivelando una corsa campestre, visti i mille inconvenienti occorsi nelle ultime due settimane!!!
Non vi sto a raccontare le svariate vicissitudini che ci hanno davvero messo alla prova in questi ultimi giorni, creando ulteriori situazioni da risolvere in un quadro già abbastanza complicato dalle lungaggini burocratiche che ci avevano costretto a uscire con la comunicazione dell’evento nella seconda metà di luglio, cioè almeno tre mesi dopo la nostra programmazione, obbligandoci a scegliere tra rimandare l’evento o rischiare il tutto per tutto tirandolo su in meno di un mese e mezzo di lavoro effettivo (avendo tra i piedi anche le vacanze estive!)…
E poiché in HRD il motto del grande Steve Jobs, “siate affamati, siate folli”, ce l’abbiamo nel sangue, abbiamo deciso di accettare la sfida, pur sapendo che sarebbe stato davvero arduo riuscire nell’impresa!…
E la stiamo anche vincendo, nonostante la burocrazia, nonostante l’inaffidabilità di certi personaggi (ho tristemente scoperto che più sono famosi più sono inaffidabili!) e nonostante la sfiga!!!
Anzi, invece che farci abbattere, abbiamo tirato fuori ancora più grinta e determinazione trovando soluzioni ancora più belle e prestigiose delle precedenti!…
Non posso svelarvi nulla su alcuni importanti ospiti che probabilmente si aggiungeranno “last minute” per rendere ancora più speciale l’evento, tranne uno che renderà ancora più spettacolare e vipparola la serata di venerdì: avrò infatti il piacere di essere affiancato nella conduzione della parte più spettacolare della kermess, che vedrà la consegna degli Italian Leadership Award, dal mitico Red Ronnie, che presenterà insieme a me lo show!
Non male, no?!? 🙂
Insomma, volete sapere davvero perchè sono stanco?!?… Perché anche in questi due giorni di riposo, non ho staccato mentalmente nemmeno un istante! Sono costantemente proiettato su quello che dobbiamo fare, sugli ultimi dettagli, sulle problematiche sorte la settimana scorsa da terminare di risolvere e soprattutto su quanto bello sarà questo evento, a quanta soddisfazione ci darà e a quanto valore darà a coloro che vi parteciperanno!!!
Che ci posso fare?!? Quando una cosa mi prende, io so solo farla così, mettendoci tutto me stesso, corpo, mente, cuore e anima!…
La passione che scorre dentro di me è la forza più grande che ho ed è quella che mi fa sentire vivo e così carico da essere in grado di spostare le montagne!!!…
A volte esagero, lo so…
A volte dovrei prendermela più “easy” e non spingere così…
A volte dovrei essere più ragionevole…
Ma non mi sentirei così come sono, non mi sentirei me stesso!…
Io sono affamato e sono folle!!! E, in tutta sincerità, mi piace essere così!…
E adesso vi saluto, perché domani mi aspetta una giornata tostissima… Il gioco si è fatto duro e noi stiamo giocando come non mai!
Da domenica sera potrò staccare la spina, far calare l’adrenalina, riposarmi, rilassarmi e godermi un meritato riposo… Adesso no!… C’è da tagliare il traguardo…
Buonanotte a tutti. Anche a me.
PS: se volete ancora aggiungervi ai partecipanti, correte su www.leadershipevent.it e prendete al volo uno degli ultimi posti rimasti!!!