Mi chiedono spesso “Come riesci a fare tutte le cose che fai senza privarti di nulla?”. Ci rifletto un attimo e rispondo: “Semplice, sono ben organizzata e soprattutto sono concentrata su dove voglio arrivare”.

Avere focus in tutte le aree della nostra vita è come essere un atleta che taglia il traguardo e si aggiudica una vittoria. La sensazione di benessere e adrenalina che ti pervade, la soddisfazione e l’orgoglio di te stesso, la percezione di completezza è appagante al massimo! Essere “sempre” focalizzati è difficile se non si è ben allenati: a volte, quando ci si perde, sembra di essere un funambolo sopra una corda sospesa nel vuoto… A ogni minima indecisione, la corda vacilla e l’insicurezza aumenta.

Se invece pensiamo a come raggiungere l’obiettivo, le difficoltà incontrate lungo il percorso non sono poi così insormontabili e sembrano più leggere. Gli impedimenti dipendono da quanto noi ci facciamo influenzare dall’esterno. Quanto più l’intenzione di arrivare all’obiettivo è forte, tanto meno l’esterno viene considerato. Più siamo padroni delle nostre emozioni, tanto più diminuiscono le reazioni causate da avvenimenti esterni.

Quanto siamo focalizzati dipende da noi, da quanto ci crediamo davvero nell’arrivare a quella cosa, dalla modalità in cui siamo determinati, da come vogliamo spingere oltre i nostri limiti, da quanto crediamo in noi stessi, nella nostra riuscita. Essere focalizzati è davvero fondamentale, viceversa perdiamo tempo in attività inutili e non ci godiamo la vita.

Ti chiederai se sono sempre concentrata e focalizzata al massimo? NO, ogni tanto mi perdo… Non sempre riesco a essere focalizzata, ma quando voglio veramente una cosa, allora sì che mi centro e concentro e, puntualmente, ottengo ciò che voglio. Quando sono focalizzata non ho bisogno di sforzarmi per fare qualche passo verso l’obiettivo: tutto ciò che faccio mi viene naturale perché è orientato al risultato. È un qualcosa che brucia dentro, che di notte ti fa svegliare e trovare la soluzione che cercavi. Un’alchimia che accade solo quando il focus è in accordo con cervello, cuore e pancia.

Per questo ti invito a ripercorrere alcuni spunti di cui parliamo spesso nelle nostre Leadership School e Centri FLY.

 

STATO MENTALE e FOCUS
Tutti noi formuliamo delle affermazioni, ma non sempre ne siamo consapevoli. Quando usiamo l’espressione IO SONO, entriamo subito in uno stato di focalizzazione perché è come se fossimo già in quello specifico stato che si desidera raggiungere. Il potere delle affermazioni è tale che i pensieri possono cambiare la biochimica del nostro cervello, influenzando tutto il corpo. Il cervello registra infatti le affermazioni (io sono) come “vere” e si comporta di conseguenza, producendo nella persona il corrispondente stato d’animo. Le sfide della vita richiedono forza, lucidità mentale e determinazione. Dal momento che l’essere umano è un’entità complessa – composta di corpo, mente e spirito – possiede tutti gli strumenti per riprogrammare la propria mente.

FOCALIZZAZIONE DEL PENSIERO
Esiste un comune denominatore, fondamentale, senza il quale non si può perseguire nessun obiettivo: la focalizzazione del pensiero! Per raggiungere qualunque obiettivo devi saper mantenere la tua concentrazione mentale su quell’obiettivo, a dispetto di qualunque cosa. Se navighi in barca a vela, il vento e le onde possono costringerti a manovrare in continuazione per mantenere la giusta rotta. Potresti essere costretto a cambiare molte volte direzione, a rallentare o anche a fermarti, se il vento è calmo. In ogni momento, però, tutti i tuoi atti e tutti i tuoi pensieri sono focalizzati sull’obiettivo, che è la destinazione, il porto che devi raggiungere. Allo stesso modo, lungo la tua giornata non devi mai perdere di vista il tuo “porto”, il tuo obiettivo. Essere focalizzati significa avere sempre presente “dove siamo” rispetto al nostro obiettivo e non permettere alle distrazioni e alle emozioni di portarci con la mente altrove.

IL NEMICO DELLA FOCALIZZAZIONE
Nemico numero uno della focalizzazione è la distrazione. La nostra mente tende spesso a divagare. Dopo pochi istanti di concentrazione, è attraversata da altri pensieri, a volte estranei e a volte anche opposti a quelli che avevamo fino a un attimo prima. Alla base della distrazione c’è spesso un’emozione. Un pensiero richiama un’emozione che, a sua volta, porta la mente a un altro pensiero e così via. In questo modo ci ritroviamo lontani da dove dovremmo o vorremmo essere. Quando ci accorgiamo che la mente è andata altrove e che ci siamo distratti, riportiamola tranquillamente al suo lavoro, torniamo a focalizzarci sul nostro obiettivo, senza tensioni né rabbia.

IL QUI E ORA
Se ci giudichiamo negativamente, dicendo a noi stessi che non siamo abbastanza bravi da mantenere la concentrazione, creiamo altra tensione e peggioriamo la situazione. Una persona timorosa è una persona la cui mente è proiettata nel futuro, mentre una persona risentita è una persona la cui mente è proiettata nel passato. Di fatto, la mente sarà così occupata a elaborare la paura del futuro e i risentimenti del passato che non troverà sufficiente energia per focalizzarsi su ciò che effettivamente sta accadendo nel “Qui e Ora”. Presenza mentale significa dunque affrontare il presente con il massimo delle potenzialità e con una partecipazione a 360 gradi..!!

Prisca Carletti

 

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