Quando sentiamo parlare di Robert Dilts, oltre all’importanza dei suoi lavori relativi alla programmazione neuro linguistica, viene immediato il collegamento con “I livelli di pensiero”, il libro da lui scritto nel 1990 per spiegare l’omonima teoria dei 6 livelli. Risfogliandolo, ho trovato un episodio dove, a proposito del ruolo delle convinzioni, Dilts – uno dei più autorevoli “Business Coach” al mondo – racconta di una conversazione avuta con un operatore di PNL, impegnato a fare ricerche sui programmi di perdita di peso (business che negli Stati Uniti muove circa un miliardo di dollari l’anno).
“Alcuni sono addirittura l’opposto dell’altro” diceva questo ricercatore. “C’è chi dice che si può mangiare di tutto, a patto che si faccia esercizio fisico. Altri che sminuiscono l’importanza del fare attività fisica, riconducendo tutto all’alimentazione. Un caos! Chi parla di integratori, chi di tipologie di cibo da evitare assolutamente…”.
La cosa stupefacente, commentava Dilts, è che tutti funzionano per qualcuno, tutti i programmi hanno effetto almeno su qualcuno. Il ricercatore, chiedendo infine a quelle persone “Cos’è successo? Come ha funzionato?”, aveva scoperto che esistevano un paio di caratteristiche comuni a questi individui, indipendentemente dal programma dietetico utilizzato.
La prima era che la dieta scelta era accompagnata da qualche altro CAMBIAMENTO FONDAMENTALE NELLA LORO VITA (nelle relazioni, sul lavoro, nell’ambiente, ecc). La seconda caratteristica che tutti riferivano era una reazione del tipo: “Questa volta ERO DAVVERO PRONTO A CAMBIARE”. Erano cioè pronti a perdere peso, una attitudine fondamentale per rendere solida una nuova credenza.
Leadership Consapevole
A questo punto, molti lettori di questo blog si chiederanno: “Come si diventa pronti a cambiare?”. Come ci si predispone a un cambiamento desiderato o necessario?
Chi fra voi è imprenditore o manager, e si trova nel quotidiano a dover guidare gruppi più o meno numerosi di persone, sarà di certo molto attento al tema della leadership e alle tematiche portate avanti da anni da Robert Dilts, precursore della PNL classica e protagonista della sua evoluzione.
Secondo quest’ultimo, l’idea di leadership è associata al concetto di “andare”, dirigersi con altri verso qualcosa, verso una qualche visione, una possibilità che aiuti a migliorare la nostra vita e quella degli altri. Ogni forma di leadership – spiega Dilts – è accomunata da quattro caratteristiche:
- Per prima, la capacità di essere in grado di ESPRIMERE UNA VISIONE, perché senza una visione non si va da nessuna parte. Non necessariamente un’immagine: può essere una direzione, una sensazione, o una visione espressa in modo verbale.
- La seconda è che i leader devono essere capace di INFLUENZARE e MOTIVARE le persone intorno a loro, saper prendere una posizione, essere chiari, responsabilizzare e ispirare gli altri, tirar fuori da loro la passione. In sostanza, influenzare i collaboratori verso il risultato, verso la visione.
- La terza caratteristica di un leader efficace è l’abilità di INCORAGGIARE IL LAVORO DI SQUADRA, di essere capaci a far lavorare assieme le persone. Dilts ripete spesso l’esperienza di un’azienda da lui conosciuta, che nonostante avesse dedicato mille persone a lavorare su un certo progetto, fu battuta da un’azienda concorrente che mise a punto un prodotto migliore, di qualità superiore e meno costoso. Ottenendo, pensate, questo risultato con un team di sole venti persone! Venti persone possono fare meglio di mille grazie alla loro capacità di fare lavoro di squadra.
- La quarta caratteristica, la più importante, è quella di ESSERE UN ESEMPIO, leader di se stessi. Guidare con esempio significa esprimere sicurezza, comunicare non solo attraverso le parole, ma con le azioni, il linguaggio del corpo. In una parola, con il CARISMA. Qualità che i leader portano dentro e che – insieme alla comunicazione efficace e alla capacità di comprendere le persone e la loro motivazione – consente di incoraggiare il lavoro di squadra, influenzando gli altri.
Leadership necessaria
Di leadership oggi c’è bisogno perché il mondo del lavoro sta cambiando a velocità incredibile: occorre creare qualcosa di nuovo per il futuro. Il leader percorre strade che nessuno ha mai battuto, cerca di uscire dalle crisi con soluzioni nuove, direzioni diverse che danno speranza e opportunità in un periodo di incertezze.
Il cambiamento fa parte della nostra esperienza di vita quotidiana, come il sole che nasce e muore ogni giorno o le cellule che si rinnovano. Ma il cambiamento spesso fa paura, ci provoca sensazioni sgradevoli: questo dipende dal significato che attribuiamo al concetto di cambiamento, convinti che per cambiare occorra necessariamente “ripartire da zero”, “fare tabula rasa” e via dicendo.
Eppure vincere la sfida del cambiamento – nel lavoro, nelle relazioni, nella vita – è un traguardo alla nostra portata. Roberto Re ha scritto sull’argomento numerosi libri, aiuta in qualità di trainer e mental coach migliaia di persone ogni anno a trasformare la paura in azione, facendo evolvere il cambiamento in crescita e progresso.
A fine febbraio 2018, a Milano, i due Robert (Dilts e Re) saranno in aula insieme per un’intera giornata di corso. Parleranno di “Leadership Consapevole” come chiave di successo per imprenditori e professionisti di prossima generazione! Qui puoi trovare le informazioni necessarie a saperne di più.
Perché come ha scritto LAO TZU, antico filosofo e scrittore cinese:
“Un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare nasce da un minuscolo germoglio. Una torre alta nove piani incomincia con un mucchietto di terra. Un viaggio di mille miglia ha inizio sotto la pianta dei tuoi piedi”.
Alessandro Dattilo
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