Lo so che può apparire poco “politico” e molto arrogante quello che sto per dire, ma è la pura verità: non stimo quasi nessuno nel mondo della formazione italiana e quei pochi, sono così pochi che si possono contare sulle dita di una mano.
Dei restanti, alcuni li stimo professionalmente, ma non personalmente, alcuni altri personalmente, ma non professionalmente e la maggior parte né l’uno, né l’altro…
In quell’ambiente trovo così tanta incongruenza, così tanta improvvisazione e così tante maschere da “super trainer” che cercano di nascondere ominicchi di scarso valore, che ho sinceramente difficoltà a trovare qualcuno che davvero mi piaccia e col quale collaborerei volentieri.

Per questo preferisco spesso “fare da solo” piuttosto che rischiare di essere confuso con persone con le quali non mi sento in sintonia e così mi trovo di frequente a prendere posizioni impopolari, rifiutando proposte di collaborazione didattica o commerciale, passando magari anche per quello che se la tira o che vuole fare il “fenomeno”…
Credo però che questo garantisca ai miei clienti e ai miei collaboratori il fatto che se porto qualcuno sul palco di un mio corso, o se promuovo un prodotto, o se scrivo la prefazione di un libro o dò una testimonianza positiva su chicchessia, lo faccio solo se io stesso credo in quel prodotto in quella persona!…

Tra i pochi che stimo e di cui parlo volentieri nel mondo della formazione italiana, c’è una persona che in realtà non fa il formatore di professione, ma che è invece un manager di altissimo livello in un gruppo di grandissimo successo. In poche parole è uno che ottiene risultati concreti nella sua vita ed è un esempio di ciò di cui parla quando, per passione, nei suoi ritagli di tempo, tiene seminari e speech in giro per l’Italia. Una perla rara in questo mondo dove un sacco di gente insegna ad avere “successo” ma poi vive una vita che è davvero ben distante da quello che predica! (Un fantastico esempio sono tutti questi nuovi esperti di “ricchezza” e “benessere finanziario” che spopolano sul web, ultimo trend di moda nella formazione italiana, ma che poi non hanno nemmeno i soldi per pagare l’affitto a fine mese o per comprarsi un paio di scarpe nuove!!!)

La persona di cui vi sto parlando è Sebastano Zanolli, di professione amministratore delegato di una delle aziende del gruppo Diesel, ma come attività collaterale autore e formatore. Di Sebastiano mi piace molto la sensibilità, l’acutezza e la profondità di pensiero, unite però al pragmatismo tipico di chi si trova ogni giorno a vivere una realtà così pressante, concreta e competitiva come la sua.

Il suo blog è uno di quelli che amo leggere con regolarità, perché non è mai banale ed è sempre fonte di riflessioni e di ispirazione.

Recentemente ho letto il suo ultimo libro “Dovresti tornare a guidare il camion, Elvis”, che parla del talento.
Mi è piaciuto e ve lo consiglio molto volentieri!

Anche se a onor del vero devo dire che il mio libro preferito di Sebastiano rimane “Io, società a responsabilità illimitata” (e dall’originalità dei suoi titoli puoi già facilmente capire che tipo di personaggio particolare sia!…), la sua nuova opera è una lettura che scorre davvero fluida e dà moltissimi stimoli e spunti interessanti, soprattutto a coloro che in questi momenti ne stanno cercando.

Ed è soprattutto scritta da una persona che sa di cosa parla!…